TL;DR
Sii grato per quello che gli altri fanno per te, anche in assenza di un ritorno immediato e tangibile.

Ho scoperto che una vecchietta che mi sta a cuore sgrana un rosario al giorno, pregando per me.
Cioè, del poco tempo che le rimane da vivere, ne dedica un pezzetto ad augurarsi che tutto vada bene a me, alla mia famiglia, alla mia carriera lavorativa.
E ti assicuro, il tempo che le rimane è davvero poco.
Io sono ateo: non per pigrizia eh, sono proprio scientemente ateo. Per me, pregare dio è come sperare che l’Enrico del futuro mi compaia davanti per lasciarmi il Grande Almanacco Sportivo.
Uguale uguale.
Solo che quel bast-ehm, egoista dell’Enrico del futuro non s’è ancora fatto vedere.
Per me, un rosario è essenzialmente uno spreco di legno d’ulivo, di tempo, e in buona sostanza un ladrocinio nei confronti di coloro che li comprano a 15€ fuori da Piazza San Pietro. Ladrocinio peraltro meritato, ma questo è un altro discorso.
Ciononostante.
Sono molto grato alla vecchia, spero che continui a pregare per me, e se ne parlassimo la inviterei a continuare e la ringrazierei.
La percezione delle tue azioni, così come di tutto ciò che ti circonda, è TUTTO ciò che hai nell’universo. Intendo dire che tutti pensiamo immancabilmente di agire per il bene: lo pensavano i tuoi genitori quando ti sgridavano da ragazzino, lo pensano i tuoi capi, i tuoi sottoposti, coloro che non ti assumono e, in ultima analisi, anche tutti coloro che ti fanno del male. Spesso non capiamo che ciò che è bene per noi non è altrettanto bene per il resto del mondo, ma ciò non cambia il punto di base.

Sei solo materiale organico sopra un pulviscolo sparato a mille nel nulla cosmico, e ti differenzi da una roccia solo perché hai una percezione dell’universo che ti circonda. Per il singolo umano, tutto ciò che lo circonda non è altro che percezione.
Quello che la singola persona fa è sempre il meglio che può fare, secondo lei: e quando questo è dedicato a te, proprio a te, beh allora non puoi proprio pretendere di meglio.